Di cosa parliamo quando indichiamo la luce blu che i dentisti passano in bocca mentre fanno delle otturazioni?
Si può semplicemente indicare come una irradiazione di luce blu con una lunghezza d’onda che sta tra i 400 nm e i 700 nm.
La sua utilità è quella di far cementare resine ed elementi resinosi ed accelerare il processo di indurimento: la luce alogena passa attraverso un filtro e seleziona solo quelle parti utili alla polimerizzazione (si potrebbe ottenere lo stesso risultato utilizzando la luce solare, ma ci si metterebbe tanto di più).
Esistono altri tipi di lampade usate in odontoiatria e sono quelle usate dall’igienista per lo sbiancamento dei denti che illuminano una superficie maggiore (ma con altre lunghezze d’onda). Tutte queste lampade usano una fonte di luce concentrata ed e assolutamente indispensabile una protezione per gli occhi sia per gli operatori che per i pazienti (specialmente nella pratica dello sbiancamento).